Vengo in pace... fate lo stesso!
Oggigiorno Internet ha creato una vera e propria dimensione parallela - non devo certo dirlo io - con tutti i pro e i contro in questione. Se da una parte aiuta il singolo ad autopromuoversi, dall'altra aiuta anche il furfante a fregargli il lavoro... non sono una bacchettona, ma tifo per il merito. Chi utilizza le proprie mani e la propria testa per creare sa bene cosa voglio dire. Innanzitutto, mando un abbraccio a tutte quelle persone, potendo sperare che concorderanno con me. Il lavoro di chi disegna o scrive non è di serie B, non è una sciocchezzuola facile da sostituire, non è un semplice "hobby" sol perché non richiede giacca e cravatta o un grembiule sporco. E' un gioco ed una scommessa allo stesso tempo. Barare è difficile, perché la propria firma non si appone solo per esteso sotto i contratti, ma trapela attraverso una miriade di altri fattori; ciò non significa che sia impossibile. Quindi, signori, mi raccomando alla vostra coscienza. Il rispetto per l'identità ed il lavoro altrui prima di tutto, e non solo qui dentro, ma ovunque. "Chiedete e vi sarà dato", lo diceva qualcuno di molto famoso mi pare, o no? Non copiate, non utilizzate a sproposito, non screditate; le idee non arrivano schioccando le dita, così come non si realizzano grazie a qualche sconosciuta magia. Dietro le quinte c'è sempre del lavoro. Sulla base della mole di questo lavoro, un giusto compenso sarà una richiesta più che ragionevole.
Detto questo... buona permanenza in questa pagina. Contattatemi per qualsiasi informazione (kia.illustrazioni@gmail.com), giuro che non mordo, e dal vivo sono anche piuttosto simpatica. Baci! :)

sabato 6 giugno 2015

Non sono un'automobile!


Ecco la parte più difficile... stabilire quale sia una buona presentazione.
Partiamo dicendo che mi chiamo Chiara e ho circa 22 anni. Disegno e scrivo da quando son piccina e senza dubbio guadagnarmici da vivere sarebbe un gran sogno. Ho cominciato ad otto anni raccontando la storia di una ragazzina e delle sue sorelle in grado di trasformarsi in serpenti e draghi... proseguendo per filastrocche, epistolari immaginari, diari trasfigurati, messaggi in codice (anche fare l'agente segreto non mi sarebbe dispiaciuto), commedie, e vari ed eventuali scleri infantili. Inutile dire che accompagnassi il tutto con le illustrazioni. Chi non ricorda il caro e buon vecchio Paint? Quante avventure vissute insieme... mio padre collezionò tutti i miei disegni (e quando dico tutti intendo proprio TUTTI) in pile di cd che ora sono chissà dove. Roba molto vintage, insomma. Mangiavo risme e risme di fogli bianchi, una facciata per volta, finché il liceo mi ha illuminata sull'utilizzo di altri supporti, pressoché infiniti. Ma la carta da imballaggio e le tele rimangono i miei prediletti - così come in digitale non amo le cose troppo elaborate. Ho un tablet che potrebbe ormai essere catalogato come pezzo d'antiquariato ma francamente, me ne infischio! Finché i suoi circuiti continueranno a pompare elettricità rimarrà mio fedele compagno, e lo dice una che ha utilizzato un Nokia N70 per più di sette anni, facendo fallire in modi piuttosto fantasiosi ed improbabili i tentativi di approccio a telefonini nuovi - anche se pare che l'ultimo stia funzionando... ssssh!! Ovviamente, il mio amatissimo N70 è ancora funzionante in un cassetto, pronto a tornare alla ribalta (la notte posso sentirlo scatenarsi...).
Sono una ventenne fin troppo tradizionalista, mi dicono, e me lo dico anche da sola. Ma che ce devo fa'... l'indole è indole. Non capisco un ciufolo di arte contemporanea, nonostante i miei studi, e forse lo faccio apposta perché in fondo sono una romanticona. L'Ottocento sarebbe stato il mio secolo ideale; oppure il Medioevo. Amo Conan Doyle, Stoker, Stevenson, Baudelaire, Poe, i Grimm. Ma ho amato pazzamente anche la Rowling, perfino Rushdie - forse non proprio pazzamente. Ho intenzione di darci dentro con Tolkien e per ora mi sto impegnando con Martin (NO, non guardo la serie del Trono di Spade. Prima finisco di leggere i libri, poi se mi va mi metto davanti alla tivù). Faccio follie per Dante e anche l'Ariosto mi sta oltremodo simpatico. Sono talmente tradizionalista da trovarmi al secondo anno di Lettere moderne... e così irrequieta da aver deciso di interrompere il percorso, o perlomeno di sospenderlo. Ma qui dovrei entrare in merito alla mia concezione del mondo e della vita e no, meglio di no, perché sarebbe una selva oscura senza colle e con più di tre fiere.
Ho anche molti altri interessi, come lo studio delle religioni ed il mondo nordico, i cristalli e le bellissime cosucce fatte a mano. L'artigianato mi fa impazzire. Sono dell'idea che l'arte, come la spiritualità, non debba essere venduta; perciò prima ancora di mettermi al servizio di chiunque abbia bisogno delle mie mani e del mio cervello, chiedo perdono. Quando avrò una campagna tutta mia e magari anche un bell'agriturismo, nel mio piccolo cercherò di re-istituire il baratto. Ma per adesso sono nella giungla d'asfalto il cui carburante è nientepopodimeno che il denaro. D'altronde bisogna sporcarsi prima di ripulirsi, no?


(Sì, sicuramente avrete notato che fra titolo e corpo del post non v'è alcuna connessione. O perlomeno... all'apparenza. Buon viaggio!)

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