Ecco la parte più difficile... stabilire quale sia una buona presentazione.
Partiamo dicendo che mi chiamo Chiara e ho circa 22 anni. Disegno e scrivo da quando son piccina e senza dubbio guadagnarmici da vivere sarebbe un gran sogno. Ho cominciato ad otto anni raccontando la storia di una ragazzina e delle sue sorelle in grado di trasformarsi in serpenti e draghi... proseguendo per filastrocche, epistolari immaginari, diari trasfigurati, messaggi in codice (anche fare l'agente segreto non mi sarebbe dispiaciuto), commedie, e vari ed eventuali scleri infantili. Inutile dire che accompagnassi il tutto con le illustrazioni. Chi non ricorda il caro e buon vecchio Paint? Quante avventure vissute insieme... mio padre collezionò tutti i miei disegni (e quando dico tutti intendo proprio TUTTI) in pile di cd che ora sono chissà dove. Roba molto vintage, insomma. Mangiavo risme e risme di fogli bianchi, una facciata per volta, finché il liceo mi ha illuminata sull'utilizzo di altri supporti, pressoché infiniti. Ma la carta da imballaggio e le tele rimangono i miei prediletti - così come in digitale non amo le cose troppo elaborate. Ho un tablet che potrebbe ormai essere catalogato come pezzo d'antiquariato ma francamente, me ne infischio! Finché i suoi circuiti continueranno a pompare elettricità rimarrà mio fedele compagno, e lo dice una che ha utilizzato un Nokia N70 per più di sette anni, facendo fallire in modi piuttosto fantasiosi ed improbabili i tentativi di approccio a telefonini nuovi - anche se pare che l'ultimo stia funzionando... ssssh!! Ovviamente, il mio amatissimo N70 è ancora funzionante in un cassetto, pronto a tornare alla ribalta (la notte posso sentirlo scatenarsi...).
Sono una ventenne fin troppo tradizionalista, mi dicono, e me lo dico anche da sola. Ma che ce devo fa'... l'indole è indole. Non capisco un ciufolo di arte contemporanea, nonostante i miei studi, e forse lo faccio apposta perché in fondo sono una romanticona. L'Ottocento sarebbe stato il mio secolo ideale; oppure il Medioevo. Amo Conan Doyle, Stoker, Stevenson, Baudelaire, Poe, i Grimm. Ma ho amato pazzamente anche la Rowling, perfino Rushdie - forse non proprio pazzamente. Ho intenzione di darci dentro con Tolkien e per ora mi sto impegnando con Martin (NO, non guardo la serie del Trono di Spade. Prima finisco di leggere i libri, poi se mi va mi metto davanti alla tivù). Faccio follie per Dante e anche l'Ariosto mi sta oltremodo simpatico. Sono talmente tradizionalista da trovarmi al secondo anno di Lettere moderne... e così irrequieta da aver deciso di interrompere il percorso, o perlomeno di sospenderlo. Ma qui dovrei entrare in merito alla mia concezione del mondo e della vita e no, meglio di no, perché sarebbe una selva oscura senza colle e con più di tre fiere.
Ho anche molti altri interessi, come lo studio delle religioni ed il mondo nordico, i cristalli e le bellissime cosucce fatte a mano. L'artigianato mi fa impazzire. Sono dell'idea che l'arte, come la spiritualità, non debba essere venduta; perciò prima ancora di mettermi al servizio di chiunque abbia bisogno delle mie mani e del mio cervello, chiedo perdono. Quando avrò una campagna tutta mia e magari anche un bell'agriturismo, nel mio piccolo cercherò di re-istituire il baratto. Ma per adesso sono nella giungla d'asfalto il cui carburante è nientepopodimeno che il denaro. D'altronde bisogna sporcarsi prima di ripulirsi, no?
(Sì, sicuramente avrete notato che fra titolo e corpo del post non v'è alcuna connessione. O perlomeno... all'apparenza. Buon viaggio!)
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